Archivio per gennaio, 2014

Si, è già passato un anno dalla pubblicazione di questo blog. Un anno da quando ho deciso di contribuire alla conoscenza ed all’approfondimento sull’argomento “sistemi a rete”, in particolare del franchising, anche attraverso questo strumento.

Il 27 gennaio 2013, uscì il primo intervento che non era un vero e proprio articolo, ma, come diceva il titolo, “Un blog anche per me: perchè ho scelto di farlo ?“, esponeva e, ovviamente, ancora espone i motivi dell’apertura del blog, ma, da non dimenticare, anche il percorso con il quale ero giunto a maturare tale apertura, le modalità e gli obiettivi.

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Da sempre è stato uno dei più difficili elementi nei progetti di costruzione. E oggi ?

INTRODUZIONE
Indipendentemente da molte dichiarazioni o affermazioni rilasciate da molti consulenti al franchising, la determinazione dei costi per l’attivazione di un sistema di franchising rimane e permane sempre difficoltosa. Poi possiamo sposare qualsiasi altra tesi, semplicemente per libertà di pensiero e per libertà di esistenza della sola teoria.
Come sempre, però, fa molta più “presa” e riesce più facilmente a convincere la soluzione che appare meno problematica e che sembra crei meno problemi rispetto ad una soluzione che ci porta a seguire una regola, quindi, intralcio.
Purtroppo, nel medio termine può portare poi molte brutte sorprese e purtroppo è molto più complesso contrastare tesi “facilone”, rispetto a enunciare le stesse tesi “facilone”.
Di seguito riporto ciò che è il mio pensiero, che può non coincidere con l’altrui pensiero e può anche non essere così fondato. Importante: è un pensiero aperto agli altri.

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Soddisfazione economica e finanziaria portano alla soddisfazione del proprio lavoro, ma non solo

Spesso possiamo incontrare franchisors che inciampano in luoghi comuni o in “frasi fatte” e non raramente possiamo sentir pronunciare frasi del tipo, “quando le cose vanno bene, tutto va bene”, oppure, “finchè il franchisee guadagna, non ci sono problemi”, ecc., ecc.. Diciamo che una base di verità c’è, ma la realtà è un’altra.
Con i primi guadagni, il franchisee acquisisce sicurezza economico-finanziaria e, quindi, “inizia a crescere”. Perfetto.
Si sottovaluta, però, che “dentro” al franchisee matura (è un automatismo psicologico) anche un desiderio di più forte identità e un assestamento di tal natura (gli operatori del settore che leggeranno non possono che concordare), determina nel franchisee una aspirazione di indipendenza che potrebbe addirittura sfociare in una “voglia” di mettersi in proprio senza appartenere ad una rete, ma, magari, imitandola anche.

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