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– § – FRANCHISING: LA SPERIMENTAZIONE DELLA FORMULA COMMERCIALE NON SI TOCCA – § –

Importantissima Sentenza ottenuta dallo Studio dell’Avv.Giovanni Adamo presso il Tribunale di Foggia in materia di contratto di franchising e sperimentazione della formula commerciale per la quale si va anche “oltre” allo stringente dettato normativo: (ancora) una gradita conferma di quanto costantemente espresso sul tema

Non posso che iniziare questo intervento con una triplice soddisfazione: (i) la prima giunge dalla conferma di quanto il sottoscritto, in termini di assistenza e consulenza alla costruzione tecnico-giuridica-aziendale di sistemi di franchising, sottolinei costantemente e continuamente l’importanza del duplice obbligo di sperimentazione imposto all’affiliante (qui uno dei tanti interventi sul tema risalente al lontano 2013); (ii) la seconda giunge dalla “vittoria” ottenuta dall’amico Avv.Giovanni Adamo che, ancora una volta, ha centrato uno dei temi più importanti in termini di tutela verso i franchisee e che in troppi, sia imprenditori, sia organismi “istituzionali”, sia consulenti di tali soggetti, trascurano e, occorre dire, nel tempo hanno volutamente trascurato, includendo in ciò l’ostracismo e l’impedimento espresso ed attuato verso una proposta di riforma della legge scritta proprio dal sottoscritto; (iii) la terza giunge dal perfetto allineamento tecnico-professionale che ancora una volta vede accumunati, in qualità di consulenti, il sottoscritto e l’amico Avv.Giovanni Adamo su qualsiasi tema che riguardi il franchising e che non esitiamo a portare alla luce ponendoci anche a e in contrasto con tutti i soggetti, gli organismi, le organizzazioni, ecc. che intenderebbero far passare altre tipologie di messaggi e di informazioni.

Detto questo, vediamo, in sintesi, cosa e come ha deciso il Tribunale di Foggia nella Sentenza iscritta al n.r.g.1239/2015 del 19.12.2022.

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– § – PILOTAGE: SFATIAMO (PIU’ DI) UN MITO (E QUALCHE “DIVO”) – § –

Il contratto per mezzo del quale è possibile assolvere ad uno dei due obblighi di sperimentazione prima di costituire una rete di affiliazione commerciale è troppo frequentemente oggetto di descrizioni di caratteristiche giuridicamente infondate

Con una legge sul franchising risalente al 2004 (quindi ormai diciottenne e matura), essere costretti a controbattere delle fandonie giuridiche direi che sia alquanto vergognoso nei confronti del termine “professionalità” e della relativa e necessaria presenza in un settore che abbraccia così fortemente temi e materie giuridiche, economiche, aziendali, tecniche, commerciali, ecc.. Un settore tra i più completi proprio in termini professionali e che obbligatoriamente richiede proprio la presenza di operatori professionali.

Nonostante sia ancora molto diffusa la prassi di non rispettare il corrispondente obbligo di legge, il concetto “necessaria sperimentazione” e “obbligatoria sperimentazione” ancora non è ben consolidato, né tra gli imprenditori, né in e tra molti operatori assolutamente professionali del settore.

Queste affermazioni non giungono per mera invenzione, ma da dati oggettivi e dalle “tracce” che sono lasciate in giro.

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– § – COSTRUIRE UN FRANCHISING: LA VERA RICETTA E’ UNA PRESCRIZIONE TERAPEUTICA? – § –

La storia del franchising (e dei più grandi marchi) passa da una prassi che sempre più protagonisti stanno mettendo in crisi convinti che la “ricetta facile” sia la più salutare per la loro azienda. Non è così ed è un vero e proprio mistero che brillanti imprenditori scelgano la via del rischio per i loro progetti: il franchising non è una mano di poker

Eppure

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– § – FRANCHISING NULLO SE MANCA IL TRASFERIMENTO DEL KNOW-HOW: NE PARLIAMO AD ANCONA – § – 

Dopo la nota Sentenza della Cassazione che, nel franchising, ha considerato essenziale la sperimentazione della formula commerciale prima ancora della presenza e del trasferimento del know-how (tesi confermata dal Tribunale di Bergamo), il Tribunale di Bologna torna a ribadire la prevalente e storica tesi circa l’essenzialità del know-how e del suo necessario trasferimento

E’ ancora l’amico Avv.Giovanni Adamo che “mette a segno” un importante punto a suo favore e che costituisce fondamentale importanza per chi, come chi scrive, opera nella consulenza progettuale al franchising, in termini aziendalistici e giuridico-economici.
Dico subito che, leggendo alcune parti della Sentenza, non mi meraviglio della perdita della causa da parte della parte soccombente, come darò cenno.

In questo contesto non approfondirò il tema, che dedicherò ad un prossimo articolo per AZ Franchising, ma ne riporto di seguito una sintesi, rinviando anche la trattazione ad un prossimo evento seminaristico che si terrà a Ancona il prossimo sabato 25 gennaio 2020, una giornata aperta al pubblico posta all’interno di un programma di un Meeting riservato per le giornate di venerdì e domenica.

Ancona – 25.01.2020

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– § – ORIENTARSI NELLA GIUNGLA DI CONSULENZE E FRANCHISING (in Senza Filtro) – § – 

Il mondo delle consulenze al franchising riserva diverse trappole per gli imprenditori che vi si accostano. Ecco le più diffuse e i modi per aggirarle.

Un’analisi del mondo di consulenze e franchising costituisce una vera e propria rarità. Dunque, vediamo alcune caratteristiche di questo mondo.

Il progetto “da progettare”
Presupposto: un progetto di franchising richiede un’attività specialistica e con un’elevata preparazione economico-giuridica. È la prima verifica da fare per chi deve usufruire di un consulente al franchising, attività realizzata con i criteri applicabili dalle e alle professioni ordinistiche.

Adottando un esempio, è paragonabile all’attività professionale di un ingegnere che predispone un progetto per una casa e lo segue, lo coordina e vi apporta modifiche, circondato da tutte le professionalità (e artigianalità) specialistiche tipiche di ogni settore edilizio. Tale attività, inoltre, deve essere svolta in collaborazione con il soggetto “proprietario” del progetto.

Non di meno, per svolgere questa attività un consulente al franchising ha anche la necessità di conoscere argomenti quali marketing, advertising, strategia e sviluppo, immagine, e diversi altri. Lo scopo è coordinarli e monitorarli, adattarli e modellarli al progetto, non eseguirli. Infatti, non di rado, per tali motivi nel settore è possibile individuare sistemi di franchising molto deboli sotto l’aspetto contrattuale, carenti nel rispetto della normativa, privi di codifica del know how, non sperimentati, carenti nell’impostazione documentale.

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