Non potevo che iniziare da qua (prima parte)

Pubblicato: 29 gennaio 2013 in Franchising e sistemi a rete
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Si, non potevo che iniziare così, in questo modo.
Per andare ad affrontare l’argomento protagonista di questo blog (franchising & co.), non potevo che mettere alla base “i fondamentali”.
Sono fondamentali per tanti argomenti, se non per tutti, certamente per moltissimi, ma per sua natura il franchising ne richiede una buona dose, una dose maggiore dell’ordinario.
Si, perchè è noto che il franchising è particolarmente predisposto a situazioni “ambigue”. Ma non corriamo, mettiamo prima i fondamentali.
Cosa intendo allora per “fondamentali” ? Non vi fornisco una definizione. Voglio far passare un concetto. Voglio trasferirvi una sensazione. E non sarà facile, per me, ovviamente.

Inizio con il primo “fondamentale”, qualcosa che, solo all’apparenza, potrebbe non essere attinente.
Voglio parlare di “bugiardi” e nel farlo mi ispiro (e citerò) il famoso psicologo Dott.Paul Ekman.
Che c’entrano i bugiardi con il franchising ? Lasciamo la domanda senza risposta e poi scrivete un messaggio nel blog se a questa domanda siete stati in grado (al termine della seconda parte) di rispondere da soli.
Sinceramente, più che citazione, il mio debutto è un vero e proprio plagio con uno stralcio di una delle opere di Ekman: “Quello che ho scritto (Ekman, non io, nda) dovrebbe essere utile a chi cerca di svelare un inganno più che a chi spera di mandarlo a buon fine (…). Mentre potrebbe esserci una scuola di caccia alle bugie, una scuola di bugia non avrebbe senso. I bugiardi nati non ne hanno bisogno e tutti gli altri non hanno il talento necessario per trarne vantaggio. I mentitori nati sanno già e mettono in pratica quasi tutto quello che ho scritto (Ekman, non io, nda), anche se non sempre se ne rendono conto. Mentire bene è una dote speciale, che non si acquista facilmente; bisogna essere attori nati, dalle maniere accattivanti e seducenti. Persone del genere sono capaci, senza pensarci, di gestire la propria espressione, in modo da lasciar passare esattamente quell’impressione che vogliono comunicare e non altre. Non hanno bisogno di molto aiuto (…). La menzogna non può essere miglio¬rata dal fatto di sapere che cosa fare e che cosa non fare e ho seri dubbi che possa essere molto utile lo stesso esercizio. Un bugiardo che si sorveglia continuamente e pensa ogni mossa mentre la fa sarebbe come uno sciatore che dovesse riflettere su ogni suo movimento mentre viene giù per la discesa“.

L’altro “fondamentale” lo rilevo da un’altra importante opera: il vocabolario della Treccani.
Perchè ? Perchè certe definizioni dovrebbero essere sempre ben memorizzate, quando si parla di franchising e vedremo il perché. Prendiamo degli estratti.

La prima definizione che mi interessa fornire è: professionalità s. f. [der. di professionale].
1. non com. L’avere carattere professionale: p. di un’attività, l’esercizio di tale attività come professione.
2. Qualità di chi svolge il proprio lavoro con competenza, scrupolosità e adeguata preparazione professionale: avere, non avere p.; mancare di p.; possedere un alto livello di professionalità.
3. Nel linguaggio giur., p. nel reato o p. criminale, la condizione del delinquente o contravventore abituale che, dalla sua attività criminosa, trae, anche se solo in parte, i mezzi per la sussistenza: l’accertamento a carico del reo del carattere di professionalità criminale è un presupposto per l’applicazione delle misure di sicurezza.

La seconda definizione è: professionale agg. [der. di professione, sull’esempio del fr. professionnel]. –
1.a. Che riguarda la professione, le professioni, o la particolare professione che si esercita: pratica, esperienza p.; correttezza p.; chiedere, esprimere un parere p.; ottemperare i doveri p.; segreto p., a cui sono tenuti i professionisti di alcune categorie; addestramento p.; istruzione p., che avvia all’esercizio di una professione e ha perciò indirizzo parzialmente o prevalentemente tecnico, pratico; istituti p. di stato (…) e corsi di formazione p., di competenza regionale (…); specializzazione, qualificazione p.(…).
1.b. Che è formato da coloro che esercitano la medesima professione: associazione p. degli avvocati; albo p., v. albo2; categoria p., v. categoria, n. 2 a; ordine p., v. ordine, n. 7 b.
1.c. non com. Di persona che, nell’esercizio del proprio mestiere, attività o professione, mostra particolare preparazione, serietà ed efficienza: un parrucchiere molto p.; più spesso, per estens., riferito a cose: mi ha risposto con voce, con tono professionale.
1.d. (…)
2. Che costituisce una professione, che ha carattere di professione: attività p. (o esercizio p. di un’attività economica), l’attività da cui una persona trae principalmente i suoi mezzi di vita. Analogam., nel linguaggio giur., delinquente o contravventore p., quello che dalla sua attività criminosa trae, anche se solo in parte, i mezzi di sussistenza. ◆ Avv. professionalménte, per professione, come professione: il personale che professionalmente è dedito al lavoro attivo culturale (Gramsci); praticare professionalmente uno sport, come professionista, non come dilettante; per quanto riguarda la professionalità, l’aspetto professionale: il medico non è stato professionalmente corretto; un parere professionalmente ineccepibile.

Infine, la terza definizione: professionista s. m. e f. [der. di professione] (pl. m. -i). –
1. Chi esercita una professione intellettuale o liberale come attività economica primaria: un p. affermato, serio, stimato; ha sposato una ricca p.; libero p., chi esercita una professione liberale in modo indipendente, senza rapporto di subordinazione nei confronti dello stato o di un datore di lavoro.
2. (…)
3. Per estens.:
a. (…)
b. In senso fig. e iron., chi esercita abitualmente un’attività riprovevole o criminosa: i p. del crimine, del contrabbando, dello spaccio di droga. In partic., al femm., prostituta: Marisa ormai s’è fatta la mentalità della professionista. Va con chi la paga meglio (Cassola).
c. Nell’uso com., chi svolge la propria attività lavorativa, qualunque essa sia, con particolare abilità e competenza: quel calzolaio è un vero p.; anche in funzione di attributo: il furto è stato certamente opera di ladri p.; come locuz. agg., da professionista, di ciò che è eseguito con notevole abilità e capacità professionale: il falegname ha fatto un lavoro da p.; un furto da professionista.

Bene, per il momento ho finito.

(Fine prima parte. Continua)

commenti
  1. […] seguirono altri tre interventi dal titolo “Non potevo che iniziare da qua“, prima, seconda e terza parte con i quali illustravo, ad integrazione, lo spirito, i criteri, i […]

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