Original Marines: scatta il divieto di svolgere attività (a Vicenza)

Pubblicato: 25 marzo 2022 in Franchising e sistemi a rete
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– § – ORIGINAL MARINES: SCATTA IL DIVIETO DI SVOLGERE ATTIVITA’ (A VICENZA) – § –

Da una azienda affiliata e fallita l’effetto arriva lontano. Arriva fino a Nola (Napoli) e si concretizza nel divieto temporaneo di “esercitare attività imprenditoriale di qualsiasi natura e in qualsiasi forma sia individuale, che associata o societaria”

Un altro caso che avevo seguito con particolare attenzione proprio perché caratterizzato da elementi di assoluto interesse per i contenziosi avviati (e in essere) tra affiliante e affiliati al marchio Original Marines. Tra l’altro, Original Marines è “l’insegna web dell’anno 2021-2022” per la categoria abbigliamento bambino risultata vincitrice alla XIV edizione di “Insegna dell’anno”.

Delle vicende del notissimo marchio ne avevo già parlato pubblicando l’intervista all’Avv.Giovanni Adamo, in “Original Marines, un #franchising e qualche “ombra” ? – A colloquio con l’Avv.Giovanni Adamo“, il quale, in partnership con altri Avvocati, ha assistito e assiste numerosi ex affiliati alla catena di franchising.
Ne avevo fatto citazione in “#Report #Rai3 #franchising e…il mio piccolo supporto e…anche i miei articoli (e altro)” dove ho riportato la descrizione ed il commento dei servizi giornalistici della nota trasmissione Report-Rai 3 alla quale ho collaborato e che, appunto, tra i vari casi trattati ha portato alla luce proprio quello tra Original Marines e gli ex affiliati.
Infine, ne avevo dato notizia illustrando la recente apertura di istruttoria per condotte abusive da parte dell’AGCM in “Original Marines e franchising: AGCM apre un’istruttoria per condotte abusive”.

Adesso la questione e la posizione sembrerebbe aggravarsi. Vediamo.

Come riportano i media locali vicentini e campani (ma la notizia sta correndo velocemente), i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misura interdittiva disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Vicenza, su richiesta della Procura locale, nei confronti di Di Vincenzo Antonio e Di Vincenzo Francesco, entrambi amministratori e “gestori” di Imap Export Spa., società con sede a Nola (Napoli) titolare del marchio Original Marines operante, anche in franchising con oltre 500 punti in Italia e un centinaio all’estero, nel settore del commercio al dettaglio di abbigliamento per bambini.

Con tale provvedimento è stata disposta (nei confronti dei citati imprenditori) l’applicazione della misura interdittiva del divieto temporaneo di “… esercitare attività imprenditoriali di qualsiasi natura e in qualsiasi forma sia individuale, che associata o societaria” in relazione ai reati di concorso esterno in plurime condotte di bancarotta fraudolenta – patrimoniale ed “impropria” per effetto di operazioni dolose – connesse alla dichiarazione di fallimento della società Assets srl (sentenza del Tribunale di Vicenza 12.03.2018). Ovviamente nessuna colpevolezza accertata, come meglio specificato successivamente.

E’ proprio dal fallimento di una società fallita, la Assets srl di Vicenza, che è iniziata l’attività di indagine svolta dalla Procura di Vicenza, con l’ausilio della Guardia di Finanza del Comando Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e della Sezione di Polizia Giudiziaria, società (franchisee) operante nel comprensorio vicentino ed affiliata alla rete commerciale a marchio Original Marines (franchisor).

Coinvolti nell’indagine anche I’amministratore/legale rappresentante della società fallita e l’agente di zona per la rete di affiliati a Imap Export Spa.

Dalle indagini sembra sia emerso che la società titolare del marchio in franchising abbia posto in essere, ai danni dell’affiliata vicentina, condotte riconducibili all’ “abuso di dipendenza economica” (art.9, Legge 18.06.1998, n.192, “Disciplina della subfomitura nelle attività produttive”. Nello specifico risulterebbe:

  • aver imposto acquisti di merce destinate alla rivendita per quantitativi non sostenibili dall’affiliato, causando un progressivo crescente aumento delle merci invendute giacenti in magazzino, conseguente forte indebitamento dell’affiliato;
  • aver assoggettato l’affiliato a plurime e reiterate campagne promozionali secondo condizioni ed applicazione di sconti inidonee a garantire un adeguato margine di guadagno all’affiliato;
  • aver favorito la grave situazione di indebitamento dell’affiliato in quanto le citate forniture di merci imposte all’affiliato dall’affiliante venivano finanziariamente regolate con finanziamenti c.d. “baciati” erogati dallo stesso affiliante (Imap Export spa) così da consentire alla società franchisee di onorare, alle diverse scadenze, le ricevute bancarie emesse a fronte delle forniture;
  • aver interrotto arbitrariamente e senza preavviso il rapporto di affiliazione con il franchisee in evidente stato di decozione stipulando con la stessa società fallita un contratto di natura transattiva avente ad oggetto la compensazione dell’ingente esposizione debitoria (oltre 800.000,00 euro) a fronte della cessione alla società affiliante della quasi totalità dell’attivo patrimoniale, degli arredi dei cinque esercizi di vendita e dell’avviamento, con corrispettivo pregiudizio per gli altri creditori.

Al riguardo la Guardia di Finanza ha rilasciato una nota con la quale si precisa che “il procedimento penale è in fase di indagine preliminare e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna” ed è una precisazione che mi sento, ovviamente, di sottoscrivere.

Come già anticipato, sulla gestione dei negozi in franchising del marchio Original Marines, ha di recente acceso un faro anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato avviando proprio un’istruttoria con l’ipotesi di abuso di dipendenza economica, cioè, quanto contestato anche dalla indagine nata a Vicenza e che sintetizzo nel citato intervento dal titolo “Original Marines e franchising: AGCM apre un’istruttoria per condotte abusive”.

Tra l’altro, il marchio ha superato un 2021 all’insegna di una espansione concretizzata con 20 nuovi punti vendita in Italia e con un risvolto occupazionale dato da 100 posti di lavoro. In tale periodo in una nota dell’azienda si leggeva: “Queste nuove aperture confermano la solidità dell’azienda, che continua a investire per la crescita dei negozi in location di grande qualità, la vicinanza e la forza del rapporto con il proprio network e l’attenzione ai clienti che continuano a premiarla. Original Marines, nonostante la situazione particolarmente complessa che deriva dalla pandemia ancora in corso, ha inoltre potenziato le attività di formazione della rete di vendita e ha avviato importanti iniziative sui canali digitali con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente l’omnicanalità“.

Guardiamo al futuro con ottimismo e investiamo sul territorio, dando un forte segnale al mercato, perché vogliamo continuare a crescere – commentava Antonio di Vincenzo, presidente di Original Marines -. Sono convinto che una rete di negozi capillare rappresenti un valore e un punto di forza. Oggi la sfida è proprio riuscire a coniugare il canale on line con il retail fisico che nella moda è fondamentale per poter vedere e toccare i capi. Il nostro obiettivo è arrivare a circa 550 negozi, con focus sulla penetrazione nelle aree geografiche in cui siamo ancora poco presenti“.

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